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Assemblea Elettiva - Relazione del Presidente


 

Assemblea Elettiva

Relazione del Presidente

Sabato 23 Febbraio 2019

 

Cari Socie e Soci,

 

Con l’inizio di questo 2019 il mandato del Consiglio Direttivo volge al termine. È stato un triennio entusiasmante, carico di idee e ricco di relazioni. Sono stati tre anni intensi in cui abbiamo lavorato molto per mettere in cantiere progetti, tra idee nuove e ricerca delle tradizioni. Abbiamo cercato di proporre un servizio di qualità ai nostri soci e non solo, tendendo ad ascoltare la realtà in cui siamo chiamati ad operare. Grande è stato il lavoro di dialogo con SAT O.C., le istituzioni e la rete associativa del nostro territorio.

 

Vorrei iniziare questa assemblea ringraziando di cuore ogni volontario che si è speso per la nostra Sezione, che ha investito tempo e competenze che hanno permesso di creare moltissime occasioni d’incontro. In particolare, voglio ringraziare tutti i membri del Direttivo, con i quali abbiamo condiviso idee, discussioni, fatiche ma soprattutto gioie e soddisfazioni.

 

La nostra fotografia ad inizio 2019 è questa: 701 soci, di cui 418 ordinari, 220 famigliari e 63 giovani, con un trend in aumento negli ultimi tre anni. Una Sezione con un numero di soci importante, inserita in un territorio articolato e con una complessa rete di interconnessioni tra le realtà associative. Dinamiche amministrative e fiscali sempre più rigide che stanno mutando il mondo del volontariato. È una Sezione che reagisce a questo con entusiasmo, cercando di aumentare la competenza messa in campo dai suoi volontari, per continuare a realizzare iniziative per i soci e non solo. Una Sezione che tende ad innovarsi strutturalmente anche tramite l’uso delle nuove tecnologie. Punto importante per attrarre giovani e turisti stranieri che frequentano il nostro territorio, abbiamo realizzato la mappa boulder di Montalbano indicizzando il parco su googleMaps, introdotto l’iscrizione online alle attività di Sezione, iniziato con la Sede Centrale la mappatura GPS dei sentieri e molte altre iniziative, ma la strada è ancora lunga e le idee in cantiere molte.

 

Ho accettato questa carica consapevole dei miei limiti ma con tanta voglia di lavorare assieme ad un progetto, vivendola come una sfida a migliorarmi. Ci sono stati momenti di gioia ma anche altri molto difficili ed ho cercato di portare il dialogo come soluzione alle problematiche che abbiamo incontrato in questo mandato. Molto ho imparato dagli incontri e dall’esempio di chi in SAT ci ha messo passione ed esperienza. Tanti i nomi da citare in questo caso, ma in particolare voglio ringraziare Ester e Franco, membri fondamentali della Sezione che mi hanno supportato, e sopportato, in questo difficile compito. Continuerò, se sarà possibile, cercando di coniugare la vita famigliare (come alcuni di voi sapranno mi sono sposato due mesi fa) e lavorativa all’impegno in Sezione.

 

Insieme abbiamo cercato di essere attenti nel proporre eventi, serate stimolanti ed attuali e percorsi della memoria collaborando con le Sezioni nostre vicine. Per quanto riguarda le escursioni, nella loro espressione sia domenicale che del giovedì, l’interesse è stato molto ampio e quest’anno ci saranno nuove forze che hanno accettato di mettersi in gioco nel proporre itinerari per vivere assieme la montagna, con la proposta di almeno una meta alpinistica impegnativa, grazie ai preparatissimi istruttori della nostra Scuola di Alpinismo “Castel Corno”.

 

Altro aspetto importante è il lavoro svolto con i giovani. I progetti avviati sono molti, tra i quali le attività nelle scuole, il centro diurno, la palestra di boulder, il parco boulder Monte Albano e il Bloc en Bloc. L’impegno in tal senso resta confermato sottolineando la positività che questi appuntamenti hanno per proporre ai ragazzi una esperienza di comunità e montagna. Vista l’esperienza positiva di questi anni, non ultima la colonia estiva “Campo Base”, abbiamo deciso di ricostituire il Gruppo di Alpinismo Giovanile della Sezione di Mori e di intitolarlo alla memoria di Sergio Gelmini. Atto meritato per il tenace impegno e la grande passione che Sergio ha dimostrato verso i ragazzi, affinché sia testimonianza della traccia che ha lasciato sul nostro cammino. Con questa dimensione di Gruppo AG il nostro intento è quello di proporre una attività continuativa per un gruppo di giovani con una prospettiva di crescita e relazione anche, ma non solo, con le realtà provinciali.

 

Lo scorso anno si è svolta la III edizione della “Stivo on the rock sky marathon”, confermandosi appuntamento importante sia per i numerosissimi atleti da tutto il mondo (erano più di 300), che per i molti volontari coinvolti. Tra le novità proposte un successo particolare lo ha avuto il Minitrail per bambini svoltosi il giorno antecedente la gara sul Monte Grom, in cui i più piccoli hanno potuto sperimentare la corsa in montagna in un percorso nelle trincee e nella natura.

 

Per quanto riguarda la manutenzione sentieri non posso che manifestare la reale difficoltà che la nostra Sezione sta incontrando in una armonica gestione di questa importante attività che tutti noi soci siamo chiamati a svolgere. Abbiamo assolto a questo compito, ma con grande fatica nel trovare volontari disponibili: i nostri sentieri sono cinque per un totale di circa 25km e faccio appello ad ognuno di voi affinché risponda a questa chiamata e si impegni per il nostro territorio. Con il vuoto lasciato dal nostro Sergio è anche venuta a mancare la figura di un “responsabile” di tale attività, che tenga monitorato il nostro territorio e si curi con competenza del miglioramento della rete sentieristica, anche alla luce della nuova mappatura GPS introdotta dalla Sede Centrale. Su questo tema abbiamo anche avuto alcune importanti collaborazioni con gli scout di Mori e Rovereto che, in occasioni formative sia per i ragazzi che per i nostri volontari, ci hanno aiutato nella manutenzione ordinaria e straordinaria. Ultimo tassello è la nostra Via Ferrata “Ottorino Marangoni”, che conta il passaggio di migliaia di alpinisti ogni anno e che richiede un costante controllo per garantirne l’alto livello di soddisfazione.

 

Riprendendo la riflessione sul lavoro svolto dai volontari del Consiglio Direttivo, una parte importante è volta al nostro rifugio Altissimo “D. Chiesa”, la cui gestione richiede sempre maggiore professionalità e competenza. Gli adeguamenti normativi, il rinnovo delle attrezzature e gli eventi atmosferici avversi hanno costituito un notevole impegno sotto molti aspetti, sia burocratici che pratici. Particolare ringraziamento va a Giuliano e Christian Modena che hanno saputo intervenire quando necessario. Continua la gestione Eleonora Orlandi e tra le novità importanti vi è l’avvio dei lavori di progettazione per la sistemazione degli impianti, esigenza sorta a seguito degli ultimi ripetuti danni causati da folgorazioni atmosferiche, che dopo sopralluoghi ed una attenta analisi della situazione esistente si è deciso di procedere con una progettazione complessiva e sinergica delle infrastrutture del rifugio.

 

Credo che sia importante che ogni socio comprenda quanto stia cambiando il nostro mondo. Sto cercando di trasmettervi questa complessità, non per esserne oppressi, ma per poter reagire con le giuste soluzioni. Anche riguardo al nostro rifugio occorre un ripensamento dei modelli di gestione, vorremmo riportarlo ad essere parte integrante della vita sezionale, punto di riferimento per occasioni di esperienza comune di crescita. Questa riflessione sarà oggetto di un percorso condiviso con tutti i soci.

 

Quest’anno, l’Altissimo, è stato anche teatro di un importante appuntamento per la Giornata Mondiale del Rifugiato, evento organizzato in collaborazione con il Centro Astalli e SAT O.C. durante il quale siamo saliti in compagnia dei richiedenti asilo ed abbiamo partecipato allo spettacolo “Oltre il Muro” ed alla memoria dello storico Quinto Antonelli. È stata occasione importante di condivisione e riflessione sul significato della guerra, dei confini e delle migrazioni dei popoli costretti a lasciare la propria terra. Anche per il 2019 continuerà la collaborazione con il Centro Astalli con l’obiettivo di farci testimoni del significato della montagna per noi trentini condividendola con le persone che di questa terra hanno fatto la loro casa.

 

Vorrei concludere consegnandovi una riflessione. In questa società in cui il singolo individuo è sempre più al centro, nostro dovere come Associazione dovrebbe essere quello di essere esempio di un modello di comunità, di relazione e lavoro per la collettività. Il nostro Trentino, e la nostra Autonomia, si fonda sull’associazionismo e sulla solidarietà, valori che hanno contribuito enormemente al benessere collettivo, a creare e mantenere un sano tessuto sociale. Noi satini dobbiamo farci testimoni di questo, cercando di trasmettere questi valori fondamentali ad ogni persona con cui condividiamo i sentieri della vita.

 

Excelsior!

 

Mattia Bertolini