Rifugio Altissimo D.Chiesa
MONTE ALTISSIMO DI NAGO - BRENTONICO (TN)
tel. +39 0464 867130 cell. +39 349 8813585
Gestore: Eleonora Orlandi
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https://www.instagram.com/rifugioaltissimo/?hl=it
Email:
Il rifugio ha la bella età di 125 anni, portati benissimo!
Dall' 1 Maggio 2017 una nuova e giovane Eleonora Orlandi si occupa della gestione del Rifugio
dopo che la guida alpina Danny Zampiccoli, dalla primavera 2000,
lo aveva gestito con competenza e fantasia.
Il rifugio ha 35 posti letto, 80 posti a sedere interni, un bivacco invernale con 10 letti.
Apertura
Accessi
Traversate
Il rifugio venne costruito poche decine di metri sotto la cima del Monte Altissimo di Nago 2079 m. dalla S.A.T. tra il 1889 ed il 1891, contemporaneamente a quelli della Rosetta, del Grostè e della Capanna sul Dos del Sabbion. Fu inaugurato nel 1892 e costò 2500 fiorini. Un primo ampliamento del rifugio venne fatto già nel 1896. La cima dell'Altissimo era fin da allora una meta assai frequentata e la si raggiungeva anche in inverno con la neve. Un successivo ampliamento venne portato a termine nel 1906.
Nel 1914 anche Fortunato Depero salì al rifugio, e sul libro-firme lasciò un disegno a penna intitolato "Linee di forza". Il rifugio non subì gravi danni nel corso della guerra e nel 1921 era
nuovamente efficiente. All'inizio degli anni '20 fu anche istituito un servizio di muli per il trasporto di persone al rifugio.
Il rifugio nel 1919 venne dedicato al martire trentino Damiano Chiesa. La seconda guerra mondiale lasciò il rifugio in pessime condizioni. Nel 1955 il rifugio subì un decisivo intervento
conservativo. Verso la fine degli anni '60 con il miglioramento della viabilità sul Monte Baldo, l'allargamento della carrozzabile tra Brentonico e Ferrara di Monte Baldo e con la costruzione
della Funivia Malcesine-Bocca Tratto Spin, il rifugio ritornò a registrare un considerevole aumento di presenze. La Sezione S.A.T. di Rovereto provvide a realizzare un comodo sentiero panoramico
che dalla stazione di arrivo della funivia alla Bocca Tratto Spin saliva fino al rifugio lungo il crinale del Baldo. Dalla vicina vetta dell'Altissimo il panorama è vasto e magnifico; la vista
passa dall'azzurro intenso delle acque del Garda alle catene che formano un'orizzonte di vette di 360 gradi.
Nei pressi del rifugio, nel settembre del 1962, viene inaugurata la chiesetta intitolata a Mons. Cesare Viesi, parroco di Mori, morto il 28 giugno 1961.
Ai Baroni Salvotti viene dedicato il punto panoramico, inaugurato nell'agosto del 1988.
Il Monte Altissimo è la massima elevazione nel territorio trentino della Catena del Monte Baldo. La vetta maggiore è il Monte Telegrafo 2200 m. in territorio veronese. L'ambiente e il facile
accesso fanno dell'Altissimo e del suo rifugio una meta anche per la stagione invernale. Oltre che per la presenza di rare specie botaniche di cui è particolarmente ricca la Riserva naturale
Bes-Corna Piana, il paesaggio del Baldo è interessante anche dal punto di vista delle architetture rurali: baite e malghe che testimoniano attraverso materiali e singolari tipologie costruttive
una storia e una cultura nata tra i monti.